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Percorso

Percorso 3

Via Gioia Via Tirano, 20125 Milano
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Percorso tre

La macchina dei sogni

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Percorso tre.1

Naviglio della Martesana

1.Naviglio della Martesana

Il Naviglio della Martesana fu costruito nella seconda metà del quindicesimo secolo, con lo scopo di integrare e potenziare il sistema dei Navigli, le cui origini sono medievali.

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1. Naviglio della Martesana

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1. Naviglio della Martesana

Appartiene alla fase del ducato di Ludovico il Moro il progetto di collegare la cerchia interna dei Navigli (il cui corso corrispondeva all’attuale anello del centro) al Naviglio della Martesana e quindi all’Adda.

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Percorso tre.2

Santa Maria alla Fontana

2.Santa Maria alla Fontana

La chiesa e il santuario sorgono nel luogo in cui, secondo la leggenda, sgorgava un’acqua capace di provocare miracoli. La realizzazione del luogo di culto (1507) fu ordinata da Charles d’Amboise, succeduto come governatore a Ludovico il Moro, in seguito alla conquista francese del Ducato (1499).

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2. Santa Maria alla Fontana

Pare che questo desiderio nacque nel reggente dopo aver provato in prima persona gli effetti della sorgente, a cui attribuì il recupero della salute. Altra voce puramente leggendaria: il contributo di Leonardo da Vinci alla costruzione della chiesa, per tanti anni ritenuto un dato di fatto.

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2. Santa Maria alla Fontana

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2. Santa Maria alla Fontana

L’uomo poliedrico orbitava attorno al potere di Charles d’Amboise e perfino del re di Francia, Luigi XII, e quindi la sua consulenza in merito a progetti di questo tipo è spesso più di una mera congettura. Tuttavia, come nel caso del Tiburio del Duomo, anche il lavoro della chiesa di Santa Maria alla Fontana gli fu soffiato dall’Amadeo.

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Percorso tre.3

Conca dell’Incoronata

3.Conca dell’Incoronata

La conca fa parte del sistema ideato per porre rimedio al dislivello tra i diversi corsi d’acqua dei Navigli, rendendo possibile la navigazione. Questo pezzo fu costruito nel 1496 e Leonardo da Vinci ebbe una parte importante nella progettazione.

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3. Conca dell’Incoronata

Sono contenuti nel Codice Atlantico disegni che dimostrano le sue osservazioni incredibilmente accurate a proposito del tema della conche, che catturò il suo interesse fin dagli inizi del suo soggiorno milanese.

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3. Conca dell’Incoronata

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3. Conca dell’Incoronata

Oggi, la conca è in disuso, ma il dialogo fra la sua struttura, i piccoli giardini insediati nelle sue vicinanze e i palazzi d’epoca di vivaci colori che la circondano, rendono questo luogo particolarmente pittoresco e dunque un polo di attrazione per milanesi e visitatori in cerca di una piccola pausa in quest’oasi cittadina.

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Percorso tre.4

Pinacoteca di Brera

4.Pinacoteca di Brera

La Pinacoteca si trova nel celebre Palazzo Brera, un vero centro di storia e cultura, che, oltre al museo, è casa anche dell’Accademia di Belle Arti, della Biblioteca Nazionale Braidense, dell’Orto Botanico, dell’Osservatorio Astronomico e altre istituzioni. La collezione d’arte della Pinacoteca ha una rilevanza di portata mondiale, includendo veri capolavori di Hayez, Piero della Francesca, Modigliani e molti altri.

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4. Pinacoteca di Brera

La Pinacoteca è anche in possesso di due disegni di Leonardo, uno di carattere pittorico, l’altro tecnico, riportati sullo stesso foglio (databile agli anni 1510-1511): Uomo a mezzo busto di profilo rivolto verso destra (recto) e Studi tecnici, progetto di un contatore d’acqua per Bernardo Rucellai (verso). Purtroppo, queste due opere non fanno parte della collezione visitabile.

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4. Pinacoteca di Brera

©Pinacoteca di Brera, Milano
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4. Pinacoteca di Brera

Di interesse per chi è sulle tracce del genio è senza dubbio anche la collezione di opere realizzate dai ‘pittori leonardeschi’, fortemente influenzati dalla tecnica e dai temi del maestro Leonardo. Tra questi figura, ad esempio, Madonna con il Bambino e l’agnellino (1502 -1505 / 1500 -1520).

©Pinacoteca di Brera, Milano
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Percorso tre.5

Biblioteca Trivulziana

©Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Milano

5.Biblioteca Trivulziana

La biblioteca, che ha sede nel Castello Sforzesco, omaggia nel nome l’originale possessore della sua prestigiosa collezione, il principe Luigi Alberico Trivulzio. Questa risorsa culturale fu acquisita dal Comune di Milano nel 1935, per unirla a quella dell’Archivio Storico Civico. È qui conservato il Libretto di appunti di Leonardo da Vinci, che raccoglie disegni e scritti del genio, databili agli anni dal 1487 al 1490, ossia al primo periodo della sua vita a Milano. Esercizi pittorici, riflessioni architettoniche, ma anche elenchi di parole di origine latina (usati per lo studio della lingua e dei termini), utilizzano queste pagine per essere consegnati all’eternità. Date le condizioni delicate del manoscritto, purtroppo non è esposto in modo permanente al pubblico.

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5. Biblioteca Trivulziana

©Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Milano
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5. Biblioteca Trivulziana

©Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Milano

La biblioteca dispone di sale aperte e usufruibili per esigenze di consultazione delle opere, ma richiede a chi accede il generale riguardo e rispetto per la sua natura di luogo di studio. A chi fosse spinto da un interesse maggiormente turistico invece, si consiglia la visita della sede rinascimentale della biblioteca: il Cortile della Rocchetta, nella zona nord-occidentale del Castello.

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